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Interval Training: L’allenamento specializzato nella corsa

Con il termine di interval training si intende un esercizio simile al fartlek (visto nell’articolo precedente) ma condotto su brevi distanze e quindi caratterizzato da frequentissimi cambi di ritmo seguiti da un’altrettanto breve pausa, in genere mai superiore ai novanta secondi. E’ di per se un esercizio molto difficile da svolgere poiché porta il cuore a lavorare ai suoi massimi livelli per tempi prolungati, fatto che impone che questo tipo di allenamento sia sempre effettuato in presenza di un allenatore.

L’interval training ha come scopo quello del potenziamento ed abitua i muscoli a lavorare in presenza di elevate quantità di acido lattico che, ricordiamo, viene prodotto in condizioni di lavoro variabili più o meno intense. In altre parole migliora le prestazioni dell’atleta in gara. E’ importante sottolineare che non si può pretendere di essere in grado di seguire un programma di allenamento che preveda sedute di interval training se non si ha una robusta base aerobica alle spalle, per cui torniamo sempre al concetto di buon senso e di “ andare per gradi”. Ci sono due diversi modi per eseguire un allenamento di questo tipo: il primo prevede l’utilizzo di un GPS. Impostando una determinata distanza di esercizio (ad esempio 200 metri) ed il numero di ripetizioni da seguire (esempio 5) intervallate l’una dall’altra da un momento di pausa (esempio 90 secondi), arriveremo a percorrere 1 Km di distanza di lavoro. E’ importante però sapere come bisogna correre ogni ripetizione e a quale andatura. Perciò affrontare questo tipo di allenamento da soli e con poca esperienza potrebbe portare a scarsi risultati e quasi sicuramente a problemi fisici non trascurabili.

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A tal proposito esistono numerose tabelle di allenamento create appositamente per vari runners in base al loro livello di preparazione che possono essere una guida di massima in questo senso. Il secondo modo prevede l’utilizzo di un GPS con cardiofrequenzimetro. In tal caso la distanza da ripetere deve essere coperta mantenendo un certo numero di pulsazioni al minuto, tornando poi all’andatura di riposo nei periodi di pausa (anche per questa modalità esistono tabelle guida per non sbagliare). E’ importante ricordare che l’interval training rimane un esercizio per runners ‘evoluti’ o comunque piuttosto esperti, che conoscono molto bene il proprio corpo e la propria corsa. Perciò meglio non azzardare nulla da soli, piuttosto cercate gente esperta che possa guidarvi a comprendere bene il senso dell’esercizio senza sbagliare.

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